Toxoplasmosi, gatti e gravidanza: tutto quello che c’è da sapere

Quando si parla di toxoplasmosi e gravidanza, uno dei primi sospetti spesso cade sui gatti domestici. Questo collegamento ha portato nel tempo a una serie di preoccupazioni, a volte infondate, che spingono alcune donne incinte a considerare di allontanare i propri gatti durante la gestazione. Ma è davvero necessario? In questo articolo chiariremo il legame tra toxoplasmosi, gatti e gravidanza, sfatando miti e fornendo consigli utili per vivere serenamente questo periodo.

Cos’è la toxoplasmosi?

La toxoplasmosi è un’infezione causata da un parassita chiamato Toxoplasma gondii. Generalmente, negli adulti sani, l’infezione passa inosservata o causa sintomi lievi, come febbre o malessere, simili a quelli di un’influenza. Tuttavia, in gravidanza, un’infezione primaria può comportare rischi per il feto, soprattutto se contratta nei primi mesi.

Come si trasmette la toxoplasmosi?

La toxoplasmosi può essere trasmessa in diversi modi:

  • Attraverso carne cruda o poco cotta: La principale fonte di contagio per l’uomo è rappresentata dal consumo di carne contaminata, specialmente maiale, agnello e selvaggina.
  • Verdure non lavate: Verdure e frutta contaminate da terreni infetti possono essere veicolo di trasmissione.
  • Acqua contaminata: Bere acqua non potabile infetta da Toxoplasma gondii può causare l’infezione.
  • Feci di gatti infetti: I gatti possono eliminare il parassita attraverso le loro feci, ma solo se si sono infettati mangiando carne cruda o prede contaminate.

Il ruolo dei gatti nella trasmissione

Il gatto è l’ospite definitivo del Toxoplasma gondii, il che significa che il parassita completa il suo ciclo vitale all’interno del loro intestino. Tuttavia, il rischio di contrarre la toxoplasmosi dai gatti è spesso sopravvalutato. Ecco perché:

  1. Non tutti i gatti sono portatori: Un gatto si infetta solo se mangia carne cruda o prede contaminate, come roditori o uccelli.
  2. Il parassita è presente solo per un breve periodo: Anche se infetto, un gatto elimina le oocisti del parassita nelle feci solo per circa 2-3 settimane nella sua vita, in genere quando si infetta per la prima volta.
  3. Le oocisti devono maturare per diventare infettive: Le feci fresche di un gatto non sono immediatamente contagiose. Le oocisti necessitano di almeno 24-48 ore a temperatura ambiente per diventare pericolose.

Toxoplasmosi e gravidanza: miti e realtà

Mito: I gatti sono la principale causa di toxoplasmosi nelle donne incinte.

Realtà: La maggior parte delle infezioni umane è causata dal consumo di carne cruda o poco cotta e non dall’esposizione ai gatti. Con una corretta igiene, il rischio di trasmissione dai gatti è minimo.

Mito: Una donna incinta deve allontanare il gatto di casa.

Realtà: Con alcune semplici precauzioni, convivere con un gatto durante la gravidanza è perfettamente sicuro.

Precauzioni per prevenire la toxoplasmosi in gravidanza

1. Per la gestione del gatto:

  • Evita il contatto diretto con le feci: Chiedi a un’altra persona di pulire la lettiera del gatto. Se non è possibile, indossa guanti monouso e lavati le mani accuratamente dopo averla pulita.
  • Cambia la lettiera ogni giorno: Ricorda che le oocisti diventano infettive solo dopo 24 ore.
  • Non dare carne cruda al gatto: Alimenta il tuo gatto con cibo confezionato o ben cotto per prevenire il contagio.
  • Mantieni il gatto in casa: Limitare le sue uscite riduce il rischio che entri in contatto con prede infette.

2. Per la tua dieta e igiene:

  • Cuoci bene la carne: Evita carne cruda o poco cotta durante la gravidanza.
  • Lava accuratamente frutta e verdura: Usa acqua corrente e, se possibile, bicarbonato per eliminare tracce di terra contaminata.
  • Evita di bere acqua non potabile: Soprattutto se viaggi in aree a rischio.
  • Indossa guanti in giardino: Se maneggi il terreno, proteggiti da possibili contaminazioni.

Test per la toxoplasmosi in gravidanza

In Italia, il test per la toxoplasmosi (anticorpi IgG e IgM) è incluso tra gli esami prenatali obbligatori e si esegue all’inizio della gravidanza. Se risulti immune (presenza di anticorpi IgG), significa che hai già contratto l’infezione in passato e non c’è rischio per il feto. Se non sei immune, sarà necessario ripetere il test periodicamente per monitorare eventuali infezioni.

Conclusione: gatti e gravidanza possono convivere serenamente

Avere un gatto durante la gravidanza non è pericoloso, purché si adottino alcune semplici precauzioni igieniche. La toxoplasmosi è una malattia prevenibile e, con un po’ di attenzione, è possibile vivere serenamente questo periodo senza rinunciare alla compagnia del tuo amico felino.

La chiave è l’informazione: conoscere le reali modalità di trasmissione e adottare comportamenti responsabili ti permetterà di proteggere te stessa, il tuo bambino e il tuo gatto, senza timori infondati. 🐾

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